L’intervento di lifting facciale o ritidectomia ha come finalità la riduzione dei segni dell’invecchiamento migliorando la definizione dei contorni del viso e collo. Il lifting chirurgico è la procedura più completa per il trattamento delle rughe del viso e dei cedimenti causati dall’invecchiamento. Spesso viene associato ad altre procedure chirurgiche quali la blefaroplastica e il lipofilling (impianto autologo di grasso).

 

COME AVVIENE LA PROCEDURA

Il chirurgo inizierà praticando un’incisione che prenderà inizio nel capillizio, proseguirà sul profilo anteriore dell’orecchio, passerà intorno al lobo e ancora lungo la piega retro auricolare per continuare infine lungo l’attaccatura dei capelli posteriormente l’orecchio. Si procederà con lo scollamento della cute dal piano anatomico sottostante fino a creare un lembo cutaneo sufficientemente ampio da consentirne la libera trazione. Seguirà la messa in tensione dello SMAS (Sistema Muscolo Aponeurotico Superficiale) ovvero della muscolatura mimica. Riposizionata la cute ed asportato l’eccesso, si conclude con le suture. Esistono vari tipi di lifting:

  1. Lifting cervico facciale, ovvero viso e collo;

  2. Lifting facciale nelle sue diverse tecniche (es. S-lift, MACS-lift);

  3. Lifting temporale.

Una nota a parte la merita il lifting frontale coronale ormai caduto in disuso e sostituito dal lifting frontale endoscopico.

 

QUALE ANESTESIA?

Il lifting facciale può essere eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale in regime di ricovero diurno (day surgery) o ricovero ordinario con una notte di degenza. La scelta dell’anestesia dipende dalla procedura chirurgica che si andrà ad effettuare.

 

QUALI SONO I RISCHI E POSSIBILI COMPLICANZE?

L’intervento di lifting facciale, pur essendo un intervento con finalità estetica, è da considerare al pari di qualsiasi altra procedura chirurgica. Potendo affermare con assoluta tranquillità che la chirurgia moderna sia sicura, ciò non toglie che il paziente sia sottoposto al rischio che si verifichino alcune complicanze quali: sanguinamento, ematomi, infezione, asimmetrie, alopecia nell’area circostante le incisioni, perdita di sensibilità transitoria, danno nervoso permanente, formazione di cicatrici ipertrofiche o cheloidi, rischi anestesiologici.

 

AVRO’ CICATRICI ?

Come per qualsiasi procedura chirurgica anche nel lifting facciale residueranno cicatrici. Normalmente rimangono nascoste nel capillizio e lungo il profilo anteriore dell’orecchio o dietro lo stesso. Il chirurgo adotterà tutte le tecniche in suo possesso per garantire una qualità delle cicatrici esteticamente accettabile; va comunque ricordato che la componente soggettiva riveste sempre un ruolo importante e non sempre prevedibile in vista del risultato finale.

 

COSA ASPETTARSI DOPO L’INTERVENTO

Dopo l’intervento di lifting facciale viene applicata una medicazione compressiva. Nelle prime 48 ore si avvertirà un dolore più o meno intenso che regredirà gradualmente nei giorni successivi. I punti di sutura verranno rimossi dopo 7-10 giorni. Dopo una settimana si può tornare a svolgere la propria attività lavorativa ed è possibile riprendere l’attività fisica leggera. La maggior parte del gonfiore iniziale si risolverà entro i primi 15 giorni. Il risultato estetico è apprezzabile e sarà stabile dopo alcune settimane.

 

Per ulteriori informazioni sul lifting facciale a Bologna e/o a Milano è possibile contattare il Dott. Stefano Salluce a recapiti presenti sul sito.

 

Dott. Stefano Salluce